Un giorno una persona mi disse che io non avevo nessun problema se non il fatto di essere nata senza pelle, senza quel minimo strato di protezione per cui sembra inevitabile far diventare tempesta anche il minimo soffio di vento. Ho scoperto questa canzone pochi mesi fa, grazie al caro amico Gian. Non so perchè, di fondo non ho mai vissuto una situazione simile a quella di cui si parla nel testo, ma mi smuove terribilmente, andando a toccare il punto oltre il quale nascono le mie insicurezze. Commentando recentemente un post di Eltorodeoro a riguardo, mi stupisce ogni volta pensare come questa canzone sia stata scritta da un uomo. Un uomo che parla come una donna se ascoltate bene le parole del testo. Un istante prima lui è l'oggetto della passione più sfrenata e distruttiva, un istante dopo è un bambino nelle mani di lei. Giochi di ruolo si potrebbe dire. Sì, proprio così.
venerdì, settembre 28, 2007
Senza Pelle
giovedì, settembre 27, 2007
Apologia del bevitore (ovvero sulla consistenza del vero, la natura del piacere e la noia)
mercoledì, settembre 26, 2007
(Re)-Action
Bentornata Giulia. Mi sei mancata.
giovedì, settembre 20, 2007
Nel cuore della notte in una casa buia da qualche parte nel mondo (ovvero sulle crisi post-visione)
"Mi domando se esista qualcosa di più orribile di un marito e una moglie che si odiano"
Bergman parte proprio da questa frase di Strindberg per narrare l'odissea di una coppia fotografata durante i dieci anni che partono dal loro decimo anniversario di matrimonio. "Scene da un matrimonio" è nato come film per la tv , ma successivamente ne è uscita una versione ridotta per il cinema : una seduta psicoanalitica di due ore e quaranta da cui sono uscita dapprima completamente turbata poi estremamente rinnovata. Il potere di Bergman è immenso, perlomeno su di me. Un film sull'impossibilità dell'amore, sulla solitudine cercata e forzata degli uomini contrapposta al desiderio di contatto fisico e al bisogno degli altri o, nel caso specifico, dell'altro. L'altro come ricettacolo di speranze svanite, frustrazioni e mancate ambizioni, come proiezione delle proprie debolezze. L'impossibilità di amare se stessi (anche se i personaggi negli anni maturano una diversa consapevolezza del sè e sembrano arrivare a conoscersi meglio e quindi ad accettarsi)e gli altri indipendentemente dal ruolo che essi rivestono nel nostro mondo: mariti, mogli,genitori, figli.
Non Bergman, cose più easy, quella filosofia spiccia che ti fa prendere i cinque minuti. Insomma finisce il film. Ecco si accendono le luci. Voi siete tutte rimescolate dentro per tutto quel bombardamento di parole emozioni amori. Si accendono le luci e vi trovate lì. Sedute in mezzo a una sala piena di gente che voi non vedete perchè troppo prese da questo mood rivoluzionario. PIan piano realizzate che non siete sole, ma vicino a voi sta seduta la persona con cui siete andate al cinema, che nel peggiore dei casi è il vostro compagno. Una figura che istante dopo istante inizia ad acquistare un peso enorme e come un blob nero vi circonda e vi soffoca con il suo volume. Non respirate. Guardate la gente che si alza. Il povero malcapitato vi sta guardando in attesa di una reazione. Niente. Voi siete lì ferme a pensare che di fondo non vorreste far altro che scappare. Guardate dove sono le uscite di sicurezza. VI sentite in prigione. Vi maledite per tutte le scelte sbagliate che avete fatto. VI sentite immobilizzate da una vita che non vi appartiene. I pensiere vanno a mille, non riuscite a stare dietro alla rivolta nella vostra mente che vuole vendetta. Vuole una nuova vita in cui rinascerete come una nuova eroina moderna (con tanto di katana di hattori hanzo nella migliore delle ipotesi). La realtà vi richiama all'ordine. Il losco individuo vi segue in silenzio. Uscite dal cinema. Accendete una sigaretta. Recuperate quel briciolo di maturità che avete guadagnato coi punti del conad. E iniziate a pensare che forse tutto quello di cui avete bisogno ce l'avete già. O che la vostra vita di fondo non è proprio da buttare, certo non sarà easy rider ma pure loro fanno una brutta fine. O che non c'è nente di più bello che andare a dormire nell'abbraccio protettivo di qualcuno che vi ama veramente. Volete sapere come si chiama tutto questo? C'è chi la chiama maturità. Io la chiamo L'arte di buttare la spazzatura sotto il tappeto. Ma vi prego continuate a farlo. Quando decidi di pulire sotto il tappeto non sai mai cosa ci trovi. E soprattutto tolto il tappeto la prima volta sembra quasi impossibile recuperarne uno nuovo sotto cui allegramente riporre i propri pensieri (qualcuno di voi ne ha uno per me?). Perchè diciamo la verità: non semrpe tutti i pensieri vanno ascoltati e non sempre ascoltarsi troppo è la soluzione. Morale della favola: imparate ad ascoltarvi, ma con moderazione. E soprattutto smettetela di andare a vedere quei film se non avete ancora imparato a gestire la crisi post-visione.
martedì, settembre 18, 2007
Back to the Trash!
Belli e dannati (il cantante ci credeva)
Adorabile, un Pupo latinoamericano
Per un Natale un pò diverso
Magia del fotomontaggio
Il mio preferito, notate il baffo
E voi che ascoltate le Pipettes
La mia musa. Guardate con che stile tiene la scarpa in mano pronta al tiro. E poi il titolo dell'album è Back to the shit....
La primavera del Botticelli
b-DAY
L'altra notte ho sognato di stare immobile su una striscia di sabbia stretta da due corsi d'acqua pieni di pesci che nuotavano velocissimi in direzioni opposte. Poi ho sentito questa canzone. E mi è sembrata della stessa sostanza di quel sogno. By this river- Brian Eno.
lunedì, settembre 17, 2007
Tell me why....I don't like Mondays
Questo video rientra nella top ten dei miei video preferiti. Troppo trash, troppo attuale (certo non la giacca di Geldof ma tutto il resto sì...avete visto gli occhiali da sole...li voglio).Ah comunque il messaggio era...odio i lunedì.
venerdì, settembre 14, 2007
questa volta si parla di.....me
giovedì, settembre 13, 2007
Today Has Been Okay
Una canzone per augurarvi la buonanotte. Anche se è giorno. Anche se vi siete appena svegliati. Anche se siete lontani da qui. Anche se non vi posso accarezzare. Immaginate l'istante prima di addormentarvi. La leggerezza di quel momento. Chiudete gli occhi. Non pensate a quello che è stato. Chiudete gli occhi nel solo pensiero di poterli riaprire un altra volta un altro giorno. Magari incrociando lo sguardo che stavate cercando mentre erano chiusi.
mercoledì, settembre 12, 2007
Melancholia (ovvero un pensiero per te)
lunedì, settembre 10, 2007
L'homme de la nature et de la veritè
giovedì, settembre 06, 2007
Memorie dal sottosuolo
mercoledì, settembre 05, 2007
Freaks
Nel 1932 Tod Browning firma quello che è considerato dai più il suo capolavoro: Freaks, fantastico e inquietante ritratto sulla diversità (reale o apparente che sia) , prendendo come soggetti veri e propri "freaks" prestati al cinema dal mondo del circo. La visione notturna di questo classico ha in qualche modo influenzato la mia lettura mattutina del Corriere (che dopo un anno di esilio posso leggere in versione cartacea con molto piacere dei miei polpastrelli).
Eccoli qui i nuovi Freaks, i nuovi fenomeni da baraccone, non più rinchiusi e protetti da un tendone da circo ma stamapati nero su bianco su un quotidiano a tiratura nazionale:
-da pag 18-Pocahontas è incinta. Per chi non sapesse chi si cela dietro questo evocativo nomignolo, si tratta di tale Francesca Zenobi (29 anni dichiarati...ti piacerebbe...)resa celebre dal terribile menage dell hotel Flora tra il deputato Mele, una ragazza russa e la nostra Pocahontas che cavalcando l'onda di popolarità improvvisa (dovuta unicamente al fatto che si trovava collassata su di un pavimento di moquette) indice una conferenza stampa per annunciare al mondo la sua presunta maternità. La conferenza stampa non va a buon fine, causa dubbia location, per cui il giornalista del corriere le telefona direttamente sul cellulare mentre lei si trova in viaggio tra Venezia e Roma. Alla fine della telefonata Pocahontas ci confida che il suo vero sogno è fare la giornalista. CHissà che il Corriere non abbia già pronto un posto in redazione.
-da pag 21-Moggi da Lourdes ci rassicura sul suo stato d'animo: "La fede mi ha aiutato a superare il periodo brutto, riavrò il mio posto nel calcio. Sono religioso- ha aggiunto- questi sono i posti miei".Ho appena scoperto che Tarcisio Bertone è juventino. Propogo quindi uno scambio equo tra mondo del calcio e Vaticano. Bertone prende il posto di Moggi e Moggi diventa segretario di stato vaticano. Pensate ci sia molta differenza?
-da pag 3- Rapimento (che stamattina si rivelerà finto come previsto ) nel pavese. Il giornalista di turno intitola le sue quettro colonne "Voglia di apparire e mutui, la vita normale di Paolino", perchè si sa ormai per essere considerati normali bisogna avere come uniche priorità entrare a far aprte di un reality show e vivere al di sopra delle proprie possibilità. La magia del credito a consumo. Ho appena detto a mia mamma che se mi dà 2000 euro subito le evito tutto il casino di comparire sui giornali e la polizia in casa.
-da pag 11 e miliardi di altre pagine- Sarà uan settimana che il Corriere ci allieta con fotocronistorie del senatur Bossi con pregiate didascalie che ripercorrono i quasi ventanni di parole buttate al vento (e non solo). Qualche giorno fa il senatur in mutande e canottiera spopolava nel paginone centrale tipo Playboy. Mi sono immaginata di leggere il Corriere all'estero, chissà cosa avrebbero potuto pensare i miei vicini . Strani gusti questi italiani, dopo lo scandalo della mercificazione femminile nelle pubblicità sono passati all'uomo ruspante.
NdR:Il quotidiano in questione è di ieri mattina.