venerdì, settembre 28, 2007

Senza Pelle

Un giorno una persona mi disse che io non avevo nessun problema se non il fatto di essere nata senza pelle, senza quel minimo strato di protezione per cui sembra inevitabile far diventare tempesta anche il minimo soffio di vento. Ho scoperto questa canzone pochi mesi fa, grazie al caro amico Gian. Non so perchè, di fondo non ho mai vissuto una situazione simile a quella di cui si parla nel testo, ma mi smuove terribilmente, andando a toccare il punto oltre il quale nascono le mie insicurezze. Commentando recentemente un post di Eltorodeoro a riguardo, mi stupisce ogni volta pensare come questa canzone sia stata scritta da un uomo. Un uomo che parla come una donna se ascoltate bene le parole del testo. Un istante prima lui è l'oggetto della passione più sfrenata e distruttiva, un istante dopo è un bambino nelle mani di lei. Giochi di ruolo si potrebbe dire. Sì, proprio così.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Tu dormi e io sono qui
da quando non lo so,
so che affondo così
dentro l'odio che ho.
A tratti sentirei
di svegliarti ma poi
ci penso e dico no,
ora è meglio di no.
Ti guardo mentre sei
abbandonato lì,
odio tutto di te
ormai è così
e te lo griderò
e tu saprai il perché
non c'è niente fin qui
che salverei di te.
Certo visto così
da vicino
c'è il sonno che ti da
un'aria da bambino,
certo visto così
da vicino vicino
che bambino che sei.
Guardo gli occhi che hai
e le ciglia che hai
le ciglia lunghe in cui
imprigionavi me.
Bugiardo più che mai,
più incosciente che mai,
che tristezza però
un amore con te.
E ti odio di più
perché alle altre tu
tu non hai dato mai
i giorni tristi e bui.
Quelle certo che no,
non correvano qui
a consolare te,
ma io stupida sì.
E a vederti così
da vicino vicino
c'è il sonno che ti dà
un'aria da bambino
e a vederti così
da vicino vicino,
c'è il sonno che ti dà
un'aria da bambino.
Io ti odio e fra un pò
quando ti sveglierai
basta,
non tacerò
tanto è inutile ormai
e sceglierò per te
quelle parole che
fanno male di più
vanno in fondo di più.
Me ne vado, dirò,
ma un rimpianto ce l'ho
avere amato te
senza un vero perché,
non so cosa darei
per non dovere mai
pensare che son stata insieme a te.
E a vederti così
da vicino
c'è il sonno che ti dà
un'aria da bambino
e a vederti così
da vicino vicino
che bambino che sei.
Ti muovi e so già che
un sospiro farai,
la testa girerai
i pugni allargherai
e tra un secondo tu
la bocca schiuderai
e quasi sveglio poi
il mio nome dirai.
Ecco guarda son qui
mi chino su di te
ma questa volta no,
non cederò perché
è quasi dolce sai
poter gridare che
nessuno al mondo mai
ti odierà più di me,
sto per farlo però
ti svegli e al tuo richiamo
rispondo sono qui
amore mio ti amo
sto per farlo però
ti svegli e al tuo richiamo
rispondo sono qui
amore mio ti amo

Anonimo ha detto...

... senza senso...

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Che cosa è senza senso? Anonimo e pure criptico.

madame ha detto...

... sorpresa!!!
Bella questa canzone giulia, anche a me piace una cifra! Tvb

Anonimo ha detto...

Riferendomi a qualche post fa (Re-action),...bentornata Giulia! L'ultima volta che ti ho vista eri proprio sottoterra..son contenta che tu abbia ritrovato la voglia di combattere! Il ruolo di piagnona proprio non ti si addice...

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Grazie Ale. Sei un tesoro.