venerdì, settembre 14, 2007

questa volta si parla di.....me



Che novità il fatto che sia me stessa il mio argomento preferito. Oggi vi propongo un'analisi semiseria su cosa non sono mai stata (e ogni tanto mi farebbe comodo essere). Se l'analisi fosse seria vi parlerei della mia totale incapacità a mentire. Mi si legge in faccia sempre tutto quello che mi passa per la testa e, nel caso non si vedesse apertamente, sono sempre pronta a ribadirlo a parole. No, non si tratta di questo. Si tratta di un atteggiamento, tipicamente femminile ma molto spesso anche maschile, che mischia entusiasmo, volontà di credere, osannazione. Mmm. Ok. Non avete capito nulla. Provo a farvi degli esempi. Situazione numero uno: tipo racconta fatti aldilà della credibilità umana e la tipa lo guarda con occhi ammirati esprimendo tutto il suo divertito entusiasmo. Voi dite la tipa è stupida. No. la tipa è più furba di me. Regola numero uno. agli uomini piace essere ascoltati e in un certo senso osannati. Si rompono le palle di una che li smonta continuamente e il rischio è sempre quello di risultare poco simpatiche e addirittura noiose(lietmotiv della mia vita). Situazione numero due. Il sognatore. Avere a che fare con un sognatore per me è sempre stato un enorme problema. Il sognatore vede l'impossibilità di sognare come una mancanza di sensibilità, in poche parole tu mi guardi con fare materno di fronte ai miei sogni io ti considero una cinica e arida matrona razionale. regola numero due: essere accondiscendenti e moderare l'istinto. Sono allergica alle cazzate, vedo sempre le cose nella loro fattibilità ma questo di certo non intacca la mia sensibilità (o la mia capacità ad ammettere quando sbaglio nel mio giudizio).Sognare non implica essere sensibili, nè essere sensibili implica il poter sognare. Situazione numero tre: a tavola con qualche personaggio che crede in cose assolutamente estrose e facilmente falsificabili. Ammetto di essere peggio di San Tommaso, ma non posso manifestare il mio interesse di fronte a discipline basate su fondamenti alquanto improbabili (che di lì a poco si rivelano sempre fregature abissali). regola numero tre: mostrare interesse. sempre e comunque. Cercare di salvare il mondo dalla stupidità (e dalla creduloneria) è una battaglia persa in partenza e porta solo frustrazione. Chiedete ad Odifreddi.

Il fatto è che quest'atteggiamento nei confronti del prossimo non lo risparmio neanche a me stessa. Anzi. Dopo anni e anni di pars destruens non si è ancora buttato giù un mattone nuovo. Ma per gettare le fondamenta bisogna cominciare a credere che il terreno sia buono. Che il momento sia favorevole. Credere. Bisogna cominciare a credere. Io ho paura di credere. E ho paura di sognare. Per cui la prossima volta che vi rivolgerò uno sguardo materno di fronte a una vostra idea bizzarra o cercherò di spiegarvi perchè è impossibile diagnosticare intolleranze alimentari tramite apparecchi magici, pensate a quanto mi piacerebbe essere al vostro posto. Riuscire a credere in qualcosa. E magari anche a sognare.
"Quando sarò al cospetto di Dio, lui mi chiederà: Indro, perché in vita non hai avuto fede?. Ma io gli risponderò: no, perché tu non mi hai mai fatto dono della fede?"

5 commenti:

Anonimo ha detto...

non necessariamente le persone credono, ma devono far credere agli altri che credono.
Non e' importante l'esperienza in se', o il quello che realmente si pensa, ma quello che si riesce a vendere. (non per tutti ma per molte persone)
comunque la cosa delle macchinette che misurando non so quale campo magentico rilevano le allergie alimentari e' una grandissima stronzata e tu ricordi bene a chi mi riferisco.
La cosa sorprendente e' che piu' la gente e' ignorante e piu' sceglie soluzioni esotiche. DOvrebbe essere il contrario. Chi non e' in grado di capire i problemi piu' semplici dovrebbe fidarsi di chi ci ha passato millenni a studiarli ma non funziona mai cosi'.
Se cosi' funzionasse pero' sarebbe molto piu' noioso e tu non avresti avuto l'argomento per il tuo post.
L'unica cosa in cui si puo'credere e' l'esercizio del dubbio.
Mi sa che sono andato un po' fuori tema ciao

Marco ha detto...

Dono della fede?
Troppo facile dare la colpa agli altri.
Non sogni? Non perchè è una cosa che non sai fare perchè non nella tua natura (motivo inattaccabile), ma come dici tu è una cosa che ti spaventa fare. Risultato: frustrante. Forse dovrei fare come dici si dovrebbe fare e sorridere, o leggerti con sguardo materno ed evitare di dirti questo: R I P I G L I A R S I.
Che post inutile questo. E dire che era partito bene...
;)

Anonimo ha detto...

Ma non riesci neanche a far finta di crederci per un momento? Così, tanto perchè è divertente credere a qualcosa di bizzarro?

I.

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

No.Dannazione.La mia mente non me lo permette. Non per questo mi precludo il divertimento di dire cazzate.

Anonimo ha detto...

Adoro anch'io far notare le contraddizioni (se non le cazzate...) delle persone (non che io non ne abbia o ne faccia...): sei davvero tosta e tanto diversa da Laura.