Nel luglio del '99 mi trovavo ad Edimburgo. Era il periodo delle mie visite in solitaria alle gallerie d'arte moderna. Del tipo che avveo un mezzo pomeriggio libero e ovunque mi trovassi cercavo un museo d'arte moderna o contemporanea. Gite, vacanze studio, viaggi. Poco importa. Prendevo e me ne andavo. Sono una di quelle persone che poco sopporta la presenza degli altri in un'esposizione. Ho i miei tempi. E me li prendo. Negli anni sono diventata molto più aperta nei confronti delle visite accompagnate, ma rimango sempre un pò per i fatti miei. L'anno scorso sono andata a vedere Hopper con una persona che conoscevo ben poco e la cosa mi metteva in assoluto imbarazzo. Non chiedetemi perchè. Mi ritrovavo ogni tanto a preoccuparmi di dove lui fosse, indietro o avanti a me, ogni tanto lo perdevo di vista. Insomma un incubo. In compenso a fine mostra, seduto ormai senza speranza che io ricomparissi di nuovo credo, mi chiede quale quadro mi sarei portata con me. Mi dice che lui dopo ogni esposizione sceglie mentalmente un quadro che vorrebbe portarsi via con sè. E per fare questo gioco ripercorre al contrario tutta l'esposizione. E così facciamo. Sto divagando. Era il '99 a Edimburgo. Poi il '07 a BOston. E adesso è il '08 a No man's land. Non ci devo pensare. Tornando ad un pomeriggio del '99, mi trovavo in questa galleria d'arte moderna, quando all'improvviso entro in una sale enorme, vuota, bianca, parquet per terra e tre tele di Bacon alle pareti. Un mare d'arancione e di spazio. Se dovessi scegliere un colore da abolire sulla faccia della terra, credo sarebbe l'arancione. Ma in quel momento ero veramente sopraffatta da tutto quell arancio. Adesso che ci penso bene qualche mese più tardi ho fatto sclerare Kùrt un intero pomeriggio alla Tate Gallery alla ricerca del trittico qui sopra riportato. Era il moment prima dell'apertura della Tate Modern e molte cose non erano più esposte nella sede storica. Povero Kùrt. Tutto questo per dirvi che dal 4 Marzo a Palazzo Reale ci sarà una mostra interamente dedicata al lavoro di Francis Bacon. Che voi apprezziate l'arancione o meno.
« Cosa pretendevate? Che dipingessi rose rosse nel secolo degli orrori? » Oggi sono andata a rivedere un pezzo del Mattatoio risalente a Maggio. Sembra ieri. E sembrava pure un blog divertente. Modesti a parte. Sorvoliamo sulla versione odierna. COmunque ieri un pitone ha ingerito un chihuahua o come diavolo si scrive. E poi Anna Tatangelo ha cantato a Sanremo una canzone sull'amore omosessuale dedicandola al suo parrucchiere. Così se qualcuno non fosse a conoscenza dell'orientamento sessuale del suddetto, adesso può dormire sonni tranquilli. Poi sono successe tante altre cose, ma alcune sono troppo tristi anche solo da ricordare. E poi i giornalili leggete anche voi. E poi non so più bene dove voglio arrivare. So solo che da ieri compongo brevi filatrocche in rima. Tipo Gianni Rodari, dice qualcuno. E ieri notte ho iniziato l'ennesima sceneggiatura mentale. Se solo inventassero il traduci pensieri in file Word...
4 commenti:
Adoro questo tuo periodo creativo...Sicuramente darà i suoi frutti!
Nicoletta
La visita alla Tate!!...sembra passata una eternità...e non aver visto Bacon mi infastidisce ancora un poco...km percorsi in quel weekend circa 4.000
Sono stato ad Edimburgo una decina di giorni,era cira il 97 o 98 o giu di li'.
Il fatto e' che i realta' non ricordo neanche l'anno,e non perche' la citta' era brutta,ma perche' dopo tanto tempo a differenza di questo post,credeo che sia difficile ricordarsi tutte le cose viste.
Ci sono persone che ci riescono io di Edimburgo mi ricordo la nebbia e a mala pena il castello....
Ci sono persone che ci riescono.
Sì ci sono persone che ci riescono. Non io. Per riuscire a definire il 99 ho fatto uno sforzo pazzesco di memoria. Di solito associo le cose agli anni scolastici. Infatti gli avvenimenti dall'ultimo anno di liceo sono tutti mescolati. Impossibile associare un ordine cronologico. Ho solo un acollezione di immagini sparse nella mia mente.
Posta un commento