venerdì, gennaio 11, 2008

Su cosa spinge una persona a guardare Antonioni con la febbre a 38

Ora non so se questi sono gli ultimi strascichi del virus, o gli effetti di una settimana di incubi notturni, quello che so è che io non sono più io. Oppure sono sempre stata così, ma prima non riuscivo a vedermi tutta presa da quel disegno perfetto che mi avrebbe portato alla conquista del mondo. Un pò come la cabina di Paris, Texas. Non basta accendere la luce e puntarsela addosso per far vedere ciò che si è. Bisogna prima fare buio dall'altra parte. Comunque gli ultimi mesi mi hanno scoperta così. Buona. A tratti buonista pare. Io. Buonista. mai e poi mai avrei pensato di trovare il mio nome sotto quella voce. Forse è vero. Sono diventata troppo comprensiva. Ho una parola buona per tutti. Nonappena accenno un minimo atteggiamento ostile mi pento (stamattina ho dato del qualunquista ad un blogger e alla sua cricca e mi sono già pentita. Non ne vale mai la pena.). E' che sto minimizzando gli sforzi. Me ne rendo conto. Vivo in una sorta di limbo emozionale in cui anche rubare un leccalecca sarebbe di troppo. Figuriamoci meditare vendette. O parlare alle spalle di qualcuno.O cercare del marcio anche dove non ce n'è. Certo è che mi devo dare una mossa. Con sto atteggiamento non vado da nessuna parte. Basta Heidi, Peter, caprette, nonno, ciao. Se volessi fare l'asceta nel deserto dei Gobi sarebbe l'atteggiamento vincente. Ma credo mi mancherebbe troppo un negroni di tanto in tanto.

Il titolo si riferisce al fatto che la sottoscritta con 38 di febbre si sia messa a guardare Il deserto rosso e, non essendo riuscita a portarlo a termine, non si sia messa a cercare ulteriori spiegazioni se non quelle strettamente inerenti al massivo quantitativo di tachipirina in corpo. mah. Visto quanto sono buonista?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non preoccuparti

Anonimo ha detto...

Non preoccuparti che anche la febbre svanisce lasciando una bella sensazione di stordimento, meglio del tuo Negroni!
Mi dispiace non poter essere utile a lenire i tuoi giovanili dolori. E lascia stare il povero Antonioni!
Ho lasciato da Madame una bizzarra descrizione delle serate tra Moleto e Casale. Spero che tu abbia tempo per perderti in quelle bizzarrie.
Un bacio a tuo marito e attenta al Tuo Vronskij

Anonimo ha detto...

la grinta non preclude un atteggiamento aperto e disponibile verso gli altri. non è necessario fare gli stronzi per ottenere i propri obiettivi. soprattutto se stronzi non si è.
questi discorsi sono complicati, border line tra concetti da oratorio e da corsi di automotivazione. che cavolo ne so. per quanto riguarda me vorrei solo essere lasciata in pace. io sono un pesciolino da barriera corallina, invece spesso mi trovo a nuotare in un mare di squali. ma io li lascio andare. non vale la pena. io mi godo il mio pezzo di oceano, le mie anemoni, i raggi di sole che si riflettono nelle onde. azzannatevi pure, mi faccio da parte.....sono reduce da 4 gg di riunioni vomitevoli, si capisce?

madame ha detto...

mon amour oggi ci riusciamo a sentire su skype? oggi commento! e non ho ancora nulla da dire (d'altra parte della giulia buonista ne abbiamo già parlato abbastanza a natale), sarà che sono sveglia da solo dieci minuti e non riesco ancora a connettere bene... mi manchi tanto!