Ricordarsi tutto ad un tratto di avere un agenda. Cercare tra i Moleskine quello che parla ancora di qualche giorno da scrivere. Trovare pagine vuote dal 12 luglio. Realizzare che per quattro mesi non hai avuto bisogno di un agenda. Sorridere. Senza troppo pensare al tempo passato. Il futuro che incombe. Chissà.
Mettere su un cd che profuma di sigarette fumate la notte davanti al computer e polvere. Night and the city. Charlie Haden. Kenny Barron. Contrabbasso. Piano. Notte. New York. Ridatemi la città. Vi prego. Io non sono nata per vivere in campagna. Mi guardo intorno e ci sono sempre io. Che posto sarà mai questo dove non ci si può perdere di vista per un pò?
martedì, novembre 06, 2007
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6 commenti:
E' un posto dove al mattino, uscendo di casa, puoi riempirti i polmoni di aria che profuma...
"ridatemi la città": ma quale?
tu ti perdi nelle città. io invece mi ci impanico. troppo poco spazio, troppo rumore, troppo poco sole. in campagna mi ricongiungo alla natura, a ciò di cui faccio parte io come milioni di altre persone e la mi anima si perde, io svanisco di fronte a tanta bellezza e a tanta forza. il tempo cambia. il ritmo è quello delle stagioni.
e respiro. in pace. perchè tutto ha senso.
Caro Marco, vero. Ieri notte nel mio cortile c'era un cielo stellato impagabile. E il buio. Quello vero.
Caro anonimo, qualsiasi. Purchè grande, moderna, frenetica e puzzolente.
Cara Silvia, tutto ha senso dappertutto. Siamo noi che lo diamo il senso.
vorrei risponderti, ma devo assolutamente tirarmi giù dalla finestra...anzi per sicurezza prima mi do fuoco e magari mi tiro anche un paio di coltellate nella schiena, che non si sa mai....
Gian, come Renato Pozzetto! Solo che lui si legava anche un cappio attorno al collo, se non erro...
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