lunedì, luglio 23, 2007

bahcA-Achab

Il suo intento era assolutamente folle, i suoi mezzi assolutamente razionali. I mezzi razionali non valgono nulla senza un intento folle. Ho rincorso per anni l'ideale di razionalità che mi prefissavo. Ho imparato molto,mi sono imposta un desiderio, ho acquisito capacità, guadagnato rispetto. E proprio nel momento in cui pensavo di avere tutto mi sono accorta che l'unica cosa di cui avevo bisogno era proprio la follia da cui stavo fuggendo. Peccato ritrovarla sepolta sotto un groviglio di paure.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Non voglio fare la solita cinica,
ma ricordati che fine ha fatto Achab...
Esiste un tempo in cui è giusto inseguire le propie follie e un tempo in cui è giusto abbandonarle. A ognuno di noi decidere quale è questo tempo...

Anonimo ha detto...

Cos'è in raltà la follia? Per me la follia non è altro che ciò che viene visto con delle particolari lenti. Se togli, o cambi, tali lenti ciò che ti appare folle in realtà può non esserlo più (certo, gettarsi nella lava rovente credo lo sia sempre.... ma non è detto). Erano forse folli Cristoforo Colombo o Galileo Galilei? O chi progettava l'allunaggio? Se vuoi tali lenti possono essere intese come i nostri settaggi mentali; ognuno di noi ha una valutazione differente su ogni cosa: bella/brutta, utile/inutile, razionale/folle. Ciao.

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

La follia per me rimane la capicità di poter pensare e guardare la realtà senza nessuna sovrastuttura imposta, senza nessun limite e senza nessuna paura.

Anonimo ha detto...

Esiste una sola realtà? Una realtà "senza lenti"?

Marco ha detto...

Non è follia...è libertà.
E non c'è nulla di cui avere paura.
Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Marco, leggendo il commento di Giulia ho pensato alla stessa parola...
Credo che Giulia sia in un periodo della sua vita in cui ha così paura della libertà da confonderla con la follia..
Giusto Giulia?

Anonimo ha detto...

Non credo che Giulia non conosca la differenza fra libertà e follia.
E' anche vero che alcuni magari non concependo proprio la libertà la considerino quindi una follia....

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Mi dispiace ma questa volta sbagliate. Di grosso anche. Non confondiamo le contingenze con l'analisi che faccio di me stessa. Vi rpego non fatelo. Sono legate strettamente certo, ma non uguali. Io sono sempre stata libera. Smepre. Non ho mai avuto paura della libertà (e signori miei libertà non significa essere soli).Ho smesso di essere "folle" nel senso Achabiano molto tempo fa. O forse non lo sono mai stata. Di fondo non sono mai stata in grado di capire e nutrire le mie attitudini nè tantomeno a credere ad un impresa impossibile fatta di sogni. Io a questo mi sto riferendo.

Kùrt ha detto...

...forse solo mutiamo al variare delle situazioni o delle stagioni che viviamo, con una reminiscenza o un bagaglio di esperienze e tratti caratteristici che sono immutabili...non siamo una persona leggermente diversa ogni giorno?...eureka, sono nato per zappare, spalla destra esclusa, non per pensare!!

Marco ha detto...

Sai bene come la penso. Non credo di dover aggiungere altro. Se non sai credere nelle imprese fatte di sogni, allora smetti di sognare...perchè se dovessi dirla tutta, nel guardarti negli occhi ho letto parecchi di quei tuoi sogni.
Non riesci a vedere le stelle cadenti per quel motivo allora!
O guardi il cielo distrattamente...
...e non solo quello....

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Marco ti ricordo che mediamente ci guardiamo negli occhi con almeno due paia di occhiali da sole (grossi) di mezzo. E spesso il sole è già tramontato. Cazzo chefighi.

Anonimo ha detto...

Giulia, ti ringrazio per questo post, era un pò di tempo che non mi fermavo a riflettere...
Comunque la libertà a cui io mi riferisco, non è legata alle contingenze, ma ad un atteggiamento nei confronti della vita e credo che tu ne abbia dato una definizione bellissima: "La capacità di poter pensare e guardare la realtà senza nessuna sovrastruttura imposta, senza nessun limite e senza nessuna paura". Tu la definisci follia, io libertà...
P.S. Ti dispiace se mi approprio di questa definizione?
P.P.S. Mi sei mancata. Devo proprio venirti a trovare il prima possibile...

Anonimo ha detto...

Ma sei laureata in ingegneria o in filosofia?
La tua amica forse ha qualche problemino semantico con le parole follia e libertà.......

Anonimo ha detto...

Per Alfredo:
"La libertà indica l'essere libero, la condizione di chi non è prigionero e non ha restrizioni, non è confinato o impedito. La libertà in senso più ampio è anche la facoltà dell'uomo di agire e di pensare in piena autonomia, è la condizione di chi può agire secondo le proprie scelte...." Definizione tratta da Wikipedia.

Non credo di avere nessun problemino semantico...

Comunque la valutazione dipende dalle "lenti" che si utilizzano: bello/brutto....libero/folle.
Giusto Alfredo?

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Niki vieni al più presto. DOmani vado al Poli e mi viene già il vomito al solo pensiero.
Alfredo il nome non è importante. L'importante è farsi capire. La Niky mi ha fatto da guidasorellasupportoamica per anni. Sapeva cose di me che ho impiegato anni a conoscere. Tralaltro Baloo è tornato con me nel bagaglio a mano.
PS. Grazie avoi per i commenti.

Anonimo ha detto...

Hai ragione Nicoletta, è una questione di lenti....
Infatti avevo indossato quelle da saccente, invece che quelle da lettura...Scusami.