lunedì, febbraio 04, 2008

Vampire Weekends

Spesso mi chiedo dove stia il problema. Insomma che cosa c'è che non va, seriamente parlando. La tachicardia (dal greco tachys veloce, rapido e cardia cuore) è una forma di accelerazione del battito cardiaco, con aumento della frequenza dei battiti cardiaci con pulsazioni oltre i 100 battiti al minuto. Il cuore è un organo posto nella cavità toracica, più precisamente nel mediastino anteriore inferiore, costituito pressoché esclusivamente da tessuto muscolare striato, supportato da una struttura fibrosa detta pericardio. Il cuore è l'organo centrale dell'apparato circolatorio, funge da pompa capace di produrre una pressione sufficiente a permettere la circolazione del sangue. Che cosa mi manca, mi chiedo. Venerdì passeggiavo per Torino e mi sembrava di essere in vacanza in qualche città in giro per il mondo. E' l'idea del nuovo che ci fa sorprendere delle cose vecchie. Ringraziare qualcuno che ci fa apprezzare le cose inutili ci fa sentire un pò uomini nuovi, anche se poi nonostante tutta la sensibilità che mostriamo siamo mossi dai soliti preconcetti. (e penso a quanta verità c'è in una persona che sta cercando di conoscerti). Di nuovo mi chiedo quale sia il problema. I preconcetti. Ecco i preconcetti, quel non riuscire a ragionare liberamente sono un problema. Quelli che hai concepito prima (ma prima di cosa?). Quelli che hanno concepito te come sei adesso. Intanto apro una scatola magica che contiene quattro cose nere che se avvicini bene l'orecchio alla puntina senti che suonano. Non so se avete mai sentito la colonna sonora di I'm not there. Stiamo parlando del secondo periodo Dylaniano della mia vita. Ma questa volta voglio andare a fondo che ho le orecchie nuove per poterlo fare. L' impulso a scoprire continuamente il nuovo ci aiuta a liberarci dai preconcetti. E' come affrontare poco a poco la paura. Ecco qual è il problema. La paura.

Colonna sonora: Vampire Weekends- Mansard Roof

8 commenti:

Kùrt ha detto...

Consiglio ai prossimi lettori del post la lettura accompagnata dalla canzone dei Vampire Weekends, arricchisce l'esperienza...forse proprio la socialità è uno degli unici elementi in grado di sgretolare le nostre granitiche certezze, i nostri preconcetti, nulla può sorprendere più di quanto una persona possa aiutarci a modificare, in modo inconsapevole e del tutto involontario, la nostra capacità di vedere e sentire...talvolta...

Marco ha detto...

E' il potere di quelle cosine nere, rotonde...
O il potere si saper cambiare.
Si chiama spirito di sopravvivenza. O semplice intelligenza.
Giriamo sotto una puntina. Poi ci cambiano il lato...
Suoniamo sempre qualcosa di nuovo.

Stefano ha detto...

Ancora il vinile?
Ancora i dischi rotondi neri,che oltre a sentire la musica ci senti anche la puntina e i vari scrocchi e fastidi uditivi che questa genera?
Perche'?

Dont Look Back

Marco ha detto...

Stefano caro, pensa al super audio cd, un cd con una frequenza di campionamento ben superiore al normale cd audio. Con il giusto impianto, se ascolti della classica riesci a sentire anche il musicista che prende fiato...mi chiedo: è necessario? E' ancora musica o è una corsa alla perfezione tecnologica?
Io il disco rotondo nero non lo mollo nemmeno se me lo regalano il deck super audio cd...

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Perchè in un momento in cui basta un click per avere una canzone inizio ad aprezzare di nuovo il piacere di un supporto. Tu non ci crederai ma da quando ho ricominciato ad apprezzare quella leggera inutilità nelle cose che mi circondano(intesa come scarsa funzionalità e immediatezza)mi sento molto meglio. Take your time.

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

E poi non voglio dire...ma Dylan i sta proprio bene in vinile. Come i velvet underground. O i Jesus&MAry Chain. Dischi che non hanno niente da guadagnare del supporto digitale. Vogliamo parlare del jazz?

Stefano ha detto...

E' pur vero che i gusti sono gusti e la liberta' di scelta e' molta e troppa prima c'era solo il vinile e le audiocassette. Eppure c'e' gente che cerca di prendere il meglio del meglio per ottenere un sound che si avvicina il piu' possibile alla realta',un suono piu' vivo e vero e non rumoroso e saltellante della puntina.

Ho ascoltato Bob in uscita 5.1 ora mi sembra che ci sia anche il 6.1,bene la musica viene esaltata come non mai e l'effetto reale e' molto piu vicino alla realta' che mai.

E per la musica classica e jazz il risultato sarebbe diverso?


Forse e' un po come i film in b/n l'antico, il datato,il vintage si sa hanno un loro valore hard to dead.

Stefano ha detto...

mi chiedo: è necessario? E' ancora musica o è una corsa alla perfezione tecnologica?


E' per farti sentire la musica sempre nei migliori modi,si cerca sempre di piu di perfezionare cio' che e' imperfetto,in questo caso la musica con il digitale.
Il guaio sai quale e'?
Che la gente si stanca anche delle cose perfette...

Buon ascolto in vinile.