domenica, dicembre 24, 2006

LA MALEDIZIONE DI NEW YORK: ATTILA L'UNGARO, I METROSEXUAL TRA GLI SCARAFAGGI E UNA DISTORSIONE NEL VILLAGE

Ora mi chiedo cosa fareste voi in questa situazione: immaginate di essere stanchi morti, di avere la gola in fiamme e di dover partire l'indomani epr un we fuori. Avete appena passato le ultime tre ore a bere alla festa del dipartimento, ingazzandovi di cibo strano di cui non avete volgia di sapere la proveneienza mentre ceracte di impostare discorsi seri con qualche ricercatore tedesco. Sono le otto e sapete benissimo che sarete a casa verso le nove. Fuori inizia a fare freddo. Ma c'è la festa di compleanno di Randy. e di Francesco Spagna (il DJ). Dai Giulia. E l'ultima sera che esci a Boston. Devi salutare tutti. Ok. Esco. torno a casa doccia esco. Lo so che mi pentirò presto. Io e Gailuca raggiungiamo un gruppo di fronte ad un locale dove ci dovrebbe essere la festa di tutti i graduate MIT-Harvard. Li troviamo in coda. Una coda mai vista. Ci dimentichiamo di questa prefesta e ce ne andiamo tutti allegramente al goodlife. Insomma la serata non sarabbe male se io non fossi a pezzi e la mia gola non bruciasse. Tento di elemosianre un passaggio a casa ma tutti pensano a divertirsi. (fa un po canto di natale?) Dovrò aspettare la chiusura per convencere Noura e Miguel a portarmi a casa. L'indomani l'appuntamento era stato posticipato per le otto. Erano le tre e soprattutto il coinquilino irlandese dei mie compagni di viaggio si era messo in testa di improvvisare un megaparty a casa loro il che equivaleva a dire rendere irragiungibili i miei compagni di viaggio fino all una. Il party per fortuna sfuma e l'indomnio tre cadaveri(io paolo e gianluca) prednono al metropolitana verso la stazione dei pullman. Lì li attende il quarto cadavere, Emi. Riusciamo a prender il famoso pullman ei cinesi delle nove. Arrivati a NY prendiamo possesso del nostro appartamento che effettivamnete di primo acchito sembra il più grande affare dell anostra vita. Bilocale enorme tra la 53esima e l'8va ben arredato a 200$ sotto Natale. Solo più tardi ci accorgeremo di non essere gli unici a usufruire dell'apaprtemetno. PErò mi sa che gli scarafaggi non pagano parte dell'affitto.

Natale a NY è una cosa che si deve fare una volta. Per poi continuare a chiedersi cosa ti spinge a afare una cosa del genere. Non ho mai visto tanta gente messa insieme. Il giudizio universale del consumatore. E coem al solito a me prende l'ansia da prestazione. Troppe cpse da vedere, toccare comprare. Alla fine rinuncio enon prendo nulla. PEnsando che il giorno dopo a soho tutto sarà piùfacile. Peccato che non ci sarà un giorno odpo per me. Ma questo non lo potevo sapere.

Dopo aver camminato per ore (e dopo esserci fermati ad ogni baracchino di borse nel giro di qualche miglio)ritorniamo a casa per cambiarci. Il mio destino mi attende. Nel frattempo al gruppo si è aggiunto Konrad, l'austriaco, che è venuto su in aereo e ha una camere d'albergo tuta per sè. Si sa i PI si trattano bene. Andiamo a downtown a cena di un ami co napoletano di Paolo. L'appartamento è veramente carinissimo e la pizza alla cicoria è incredibile. Lì passerò un oretta a discuisire con un tipo dell 'evoluzione del PCI in ITalia dal dopoguerra ad oggi e argomenti correlati. (ok quando bevo sono logorroica. anche in inglese tralaltro). COmunque la serata procede benissimo anche grazie alla presenza di Attila, l'ungaro (in teoria ungherese ma Paolo la domenica mattina ha qualceh porblema a connettere). Questo tizio che tralaltro fa il biologo (come la maggior parte delle persone che conosco) e mi si presenta con unpaio di pantaloni di pelle rossi, due cionture e due tshirt sovrapposte che utilizzava la sua sorellina quando frequentava le scuole medie. Esordisce, interessato ai trascorsi da musicista di Paolo quando giovane ragazzo pugliese suonava la chitarra in un gruppo di amici, chiedendo a Paolo se non si fosse passato tutti i membri della band. Paolo dice no erano tutti uomini. Lui risponde: di fatti.
Abbandoniamo la cena verso altri lidi ed altri amici. L'umore è alto. Il mal di gola anche. Con profondo stupore vi annuncio che i sigari cubani non migliorano le condizioni ella vostra laringe. Anzi.
Insomma affrontiamo questo altro Xmas party nel migliore dei mood. Intanto si sono fatte le tre ed è ora di andare in un club.


Ora non so come. Non so perchè. Ma ad un certo punto sono con la faccia a terra in mezzo alla strada. Non è un abella sensazione. Ho sentito uno strano rumore provenire dalla mia cavilgia. Konrad si sta ammazziando dalle risate insieme a Gianluca. Gli altri sono più avavnti e nons e ne sono accorti. Io zoppico. Dopo essermi presa insulti da tutti, che credono stia fingendo per mascherare la stanchezza, abbandono la allegra compagni con Emi infreddolita verso casa. Al mattino al caviglia è gonfia. Veramente gonfiae veramente nera. Scendo in farmacia per trovare qualcosa che mi consenta di infilare gli stivali. Trovo anche dei simpatici cerotti di hellokitty. Fasciaturaa sì ma con stile. Insomma me ne diparto solasoletta per Boston. Addio sogni di shopping a soho dove i miei amici che sono dei veri metrosexual (ahaha) spenderanno in negozi da metroosexual. Io come una povera robbosa a chiantown ad aspettare che i cinesi si prednessero pena e mi riportassero a casa. Però a colazione mi sono fatta un bagel egg&cheese che mi ha risollevato l'umore. PEr non parlare del vero metrosexual davanti al negozio...

1 commento:

Narroura ha detto...

Wow mia povera Giulia! ti ho detto di nn andare a ny! by the way, you didn't have to convince me to take you home, it's my pleasure. i actually wanted to leave perche anch io ero a pezzi, ma non mi hai visto sta settimana, i'm getting worst!!!
baci bella
N