domenica, novembre 05, 2006

e adesso il resoconto della settimana che vi mancava tanto..

Non preoccupatevi: sto bene. Per farvi un idea di quanto rimanga in casa: il mio coinquilino non le vedo da una settimana. Ieri per salutarmi mi ha lasciato un post su facebook. Se non sapete cos' è facebook ve los piego in 5 parole: è una pagina personale in cui puoi caricare tutto quello che vuoi.OK tipo questo blog ma meno legato alle parole. Infatti viene utilizzata come rete tra gli studenti americani. Infatti funziona così: conosciuna tipa ad un party, la mattina dopo ti ricordi a malapena il nome e l'università...tac su facebook la ritrovi.
Comunque piccola cronistoria da martedì ad oggi.
Martedì: gita a Salem. Si parte con la macchina dal MGH perchè davide lavora sopra di me. qui se affitti una macchina te la portano dove vuoi. GIudicate voi...sono pazzi questi americani!
(immaginate delle foto...oggi blogger non va...non carica immagini.)

Mercoledì: MGH-Birgham-MGH. Finalmente sento un pò la mia Madame.
Giovedì: esco di casa alle 8 ritorno a casa alle 2 (e non era pomeriggio). Riccardo e Maurizio sono aPHiladelphia per un paio di giorni e io me en sto al MIT. Giornata produttiva. Tralaltro ho un nuovo collega spagnolo, Antonio, con cui mi trovo molto bene. Esco dall'ufficio alle 8. Mi sto facendo anche io prendere da manie da compagno stakanov. Passo da Gainluca, che lavora di fronte al mio building, a vedere gli zebra-fish. Ora voi vi chiederete: che cazzo sono gli zebra-fish? L'angolo della scienza di questa settimana vi spiegherà più a fondo zebrafish, ma ora non mi sembra il caso. Comuqnue data l'ora tarda (nel frattempo avevo attinto dalla collezione personale di mp3 di gianluca) e ce ne siamo andati a cena a cui si sono aggiunti Giovanbattista e Rossella.
Raggiungiamo il caro amico Teddy Hilton (Paolo) per una birra in harvard square dove questo Giovedì c'era il pub our. Mò vi devo pure spiegare cos'è il pubtour? No siete abbastanza intelligenti pr poterlo capire da soli. Alla fine la coda era troppo lunga e ci simao messi in altro posto con Giuseppe e un amica di Paolo.

Venerdì: di nuovo MIT. Esco dall' ufficio abbastanza presto perchè mi devo trovare al Museum of fine arts abbastanza presto (e soprattutto per uan volta vorrei uscire lavata e profumata e ben vestita e non come una robbosa appena uscita dal lavoro). Insomma aperitivo al MFA dove ogni primo venerdì del mese alcune sale del museo sono adibite a cocktail bar. Cioè in pratica ti sfondi di cocktail martini insime a della gente ben vestita. Il posto migliore per trovare una cinquantenne che ti mantiene per un periodo. Dopodichè ci spostiamo verso il regattabar, jazz club all'interno del charles hotel (in cui tralaltro c'è il posto dove saremmo dovuti andare la sera prima, il noir). Sto post sembra una guida di boston. o American Psycho. vero Marti?
Insomma concerto incredibile di questa cantante colombiana, Marta Gomez. Potrei allietarvi per ora parlandovi di quanto riesca a trasmettere solo con la voce, colori profumi rumori sofferneze amori. Se volete sentire di dei brani andate nel i-store usa. La serata finisce al noir per un ultima birra con Gianluca Paolo Eliseo Davide Caterina e qualche collega di Paolo.

Sabato: l'idea era quella di trovare un pò di tempo per lavorare, aprire un conto in banca fare le pulizie. Di fatto alle tre ho raggiunto Lorenzo Marco e Ricky per un caffè. Finalmente sono riuscta a trovare un parrucchiere, quanlcosa ho concluso. Cena a casa di Lorenzo e festa d'addio al via Matta. Eh sì Lorenzo parte lunedì. qui c'è sempre qualcuno che parte e qualcuno che arriva.

Vorrei fare una puntualizzazione: molti di voi forse pensaranno che mi sono fatta prendere da questa vita più del dovuto, che le persone che conosco qui sono qui per pochi mesi, che tutto qui ha l'aspetto di un villaggio vacanze con un pò (un bel pò ) di lavoro in mezzo. Cari amici il discorso è molto semplice. Qui si prova vermante cosa vuol dire essere soli. Non solo. In più tutto ha questo sapore così effimero e temporaneo...Hai bisogno di stare con altre persone. Hai bisogno di aprirti come magari non faresti mai in altre situazioni. Ma sai sempre fare dei distinguo tra le cose che riguardano la tua vita di sempre e questo. Cerco di mostrarvi la mia parte migliore. L'altra parte non starebbe dentro un post. Un giornovi racconterò come chi viene qui mediamente ha una base caratteriale comune. Si scappa e si ricomincia. Si impara a costruire e a distruggere quello che non ti va. Perchè non c'è niente che ti ricorda cos' eri. Ma la libertà si sa fà paura più della prigionia della certezze. Per cui non giudicate questo effimero luna park che vi mostro. Leggete e cercate di respirarne gli odori. E voletemi bene almeno quanto ve ne voglio io.

PS. Il post qui sotto è ironico.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara giulia,forse il problema è non voler capire quanto bene ci vogliano gli altri,per paura di perderlo,per paura dell'abitudine.Fa paura anche pensare quanti rapporti che ritieni vitali in un frangente della tua vita, si rivelino poi deboli e opportunisti....Siamo entrambe in fase malinconica. E io sono logorroica...Ti voglio bene, sul serio. P.S.:tralasci la punteggiatura proprio como in american psycho...Aiuto!!!!

Anonimo ha detto...

Ah...tu sarai addicted da house, ma l'ho visto prima io. Gli uomini non si spiegano come mai virtuose fanciulle possano cadere ai piedi di un medico cinico stronzo zoppo, ma che vi devo dire??? House è assolutamente da posizione orizzontale...lo adoriamo!

Anonimo ha detto...

Bhe, quello che dici su come ci si sente via da casa e' proprio vero... Si scappa per ricostruire tutto da capo, voglia di aria nuova... e poi si sperimenta la solitudine, i rapporti con nuove persone diventano acceleratissimi perche' si ha bisogno di aprirsi di piu'... Tutto sempre cosi' veloce che non hai neanche il tempo di respirare e si continua a cambiare indefinitamente, senza sapere che fine si fa... scusa, giornata depressive-riflessiva... Salutoni ;)

Anonimo ha detto...

Non so dire in realtà se ciò che si sente quando si vivono queste esperienze sia più alienazione temporanea della realtà o effettivamente il momento in cui si ha oggettivamente la possibilità di capire i rapporti che si hanno con persone che fanno parte della nostra vita!! Probabilmente ponendosi nel giusto mezzo si ha anche stavolta la spiegazione migliore! Di sicuro hai la fortuna di vivere in un luogo che di sicuro alla fine ti cambierà almeno un pò, sicuramente in positivo. Uscirai da questa esperieza più self-confident, matura, autonoma, insomma..una roccia e, forse, un vero ingegnere: e che cosa fa un un buon ingegnere? Se non può metterlo in testa ad una persona bhè...glielo mette in...
Grande Giulia, cheers e di a tutti che si preparino che la scorta di grappa sta arrivando! Direttamente dalla baita alpini di Chievo!Ciaoooo

Re_Fuso ha detto...

L'alcol è la risposta....quasi sempre...hic

fifobass ha detto...

Hi Giulia,

I was reading your blog and found out you really enjoyed a concert by Marta Gomez in Boston. You might want to check out the video of the interview that I did to her in my vlog:

notasdelbajomundo.blogspot.com