martedì, luglio 31, 2007

Al di là delle nuvole





"Noi sappiamo che sotto l'immagine rivelata ce n'è un'altra più fedele alla realtà, e sotto quest'altra un'altra ancora, e di nuovo un'altra sotto quest'ultima, fino alla vera immagine di quella realtà, assoluta, misteriosa che nessuno vedrà mai, o forse fino alla scomposizione di qualsiasi immagine, di qualsiasi realtà."

lunedì, luglio 30, 2007

Il silenzio





"È così crudelmente impensabile percepire Dio con i propri sensi? Perché deve nascondersi in una nebbia di mezze promesse e di miracoli che nessuno ha visto? Perché non posso uccidere Dio in me stesso? Perché continua a vivere in me in questo modo doloroso e umiliante, anche se io lo maledico e voglio strapparlo dal mio cuore? E perché, nonostante tutto, continua ad essere una realtà illusoria da cui non riesco a liberarmi?"

venerdì, luglio 27, 2007

Apologia di Rihanna (ovvero libera il tamarro che c'è in te)






Partiamo dal presupposto che sono molto felice di essere tornata in possesso del mio bolide. Sono una pessima guidatrice ma lo faccio con passione. Fin troppa passione. E canto. DIo quanto canto e ballo in macchina. Ogni tanto qualche vicino di traffico rimane a bocc aperta non riuscendo a scorgere un auricolare nascosto che potrebbe giustificiare i movimenti labiali. Sono un amante della radio in macchina. Zapping durissimo. Sempre alla ricerca dell'ultima hit. TAmarrissima. Ebbene si. IO in macchina ascolto roba tamarrissima. Mi trasformo. Ho provato ad ascoltare ilmio ipod. Niente da fare. LA musica che amo fuori dalla macchina non reisce a coinvolgere la guidatrice folle che quindi pompa superdisattenta l'ultima canzone della Rihanna di turno e si commuove con un Tiziano stagionato. Ieri sera ho trovato in macchina 2 cassette. OK, in macchina ho ancora il mangianastri...non che mi manchino cassette visto che dall'ultimo censimento ne ho riempito uno scatolone che spazia dai Sex Pistols fino ai dEUS, ma come dicevo per la macchina ci volgiono cassette speciali. Compilation speciali customizzate. La prima è partita con hOme dei Simple Minds (da cui ho dedotto non fosse molto vecchia) e ho pensato beh da i non male. PEccato che seguissero a ruota Robbie Williams, Rihanna (ok ci sono sotto e allora?) e i Coldplay (salvata in corner). Seconda cassetta: mi parte un Samuel danzereccio (che fa sempre piacere) giro lato e ci trovo un Morgan d'epoca. Per cui ieri notte tornando a casa mi sono cantata sta canzone. Avete mai provato la sensazione di sentire una canzone dopo anni e trovarsi in bocca tutte le parole che sembravano sparite per sempre?


Sovrappensiero ti guardi vivere e ti incammini

puoi fare tante cose contemporaneamente

raggiungi alti livelli di comunicazione raggiungi

altri livelli di concentrazione

assisti ad una spiegazione (e ne alteri il contenuto)

sovrappensiero è arrivata una primavera

si va a un concerto e ci si perde

c'è almeno una strada che si fa sovrappensiero

alle processioni si va sovrappensiero

tutte le ossessioni sovrappensiero

c'è almeno una strada che si fa sovrappensiero

ai matrimoni si va sovrappensiero

in fondo anche l'amore è un sovrappensiero

se non fosse perchè sono tuo figlio

mi avresti già giudicato male

del resto sei distratta, sovrappensiero

se per esempio io volessi deluderti

nel fallimento sarei contento,

-in questo caso anche l'ironia è un sovrappensiero-

c'è almeno una strada che si fa sovrappensiero

alle processioni si va sovrappensiero

tutte le ossessioni sono un sovrappensiero

quello che non faccio è sovrappensiero

ai funerali si va sovrappensiero

una canzone serve al sovrappensiero

la visione è un sovrappensiero,

le azioni non la rappresentano

e finchè sarò in vita,

lamia morte sarà un sovrappensiero

Adesso vado a mettermi su Acidi e Basi. E voi cosa ascoltate in macchina?

lunedì, luglio 23, 2007

bahcA-Achab

Il suo intento era assolutamente folle, i suoi mezzi assolutamente razionali. I mezzi razionali non valgono nulla senza un intento folle. Ho rincorso per anni l'ideale di razionalità che mi prefissavo. Ho imparato molto,mi sono imposta un desiderio, ho acquisito capacità, guadagnato rispetto. E proprio nel momento in cui pensavo di avere tutto mi sono accorta che l'unica cosa di cui avevo bisogno era proprio la follia da cui stavo fuggendo. Peccato ritrovarla sepolta sotto un groviglio di paure.

venerdì, luglio 20, 2007

Foglie d'erba (ovvero come sopravvivere in bilico tra Whitman e Raffaelle Carrà)



Carramba che sorpresa. Immagino siate tutti curiosi di sapere la storia di due persone che si incontrano per caso dopo 7 anni. Non se da dove partire. Vediamo. Due giorni fa mi aggiunge su facebook (vi ricordate facebook?) un tizio il cui nome non suscitava in me il minimo ricordo. Si sa, sono una rincoglionita. Ieri appaiono sul blog i due commenti al post precedente riguardo una presunta vacanza a Praga nel 2000 e di una presunta data di nascita azzeccata. Inizio ad incuriosirmi. Basta una breve chiacchierata su skype per ircordarmi dove e come io e tale Daniele ci siamo conosciuti ben 7 anni fa in quel di Praga per l'appunto.
Flashback: Praga anno 2000. Io, Madame e Gloria usciamo dirette verso un bar in riva la fiume. Lì conosciamo tre tizi con cui passiamo parte della serata bevendo (assenzio, tanto assenzio) e chiacchierando. NOn ricordo di preciso ma posso immaginare che ad un certo punto Madame fosse stanca e volesse tornare a casa (all'epoca era nonna-Madame non come adesso che faccio fatica a starle dietro). Lei e Gloria decidono di tornare a casa e io rimango in giro con l'oggetto della carrambata fino a mattina (Niky a questo punto la trama la finisci tu). L'alba dal ponte Carlo: priceless. Peccato che poi s enon ricordo male ho dovuto aspettare fuori dalla porta dell'appartamento due ore prima di poter entrare perchè quelle due se la dormivano incuranti di una poverella fuori dalla porta assonnata e sporca. Daniele mi ha aiutato a ricostruire l a fine della storia in cui pare io gli abbia mandato un messaggio dicendo tipo saprisco nella pioggia di Praga. Conoscendomi all'epoca ci sta proprio bene. Sembra proprio uscito dalla mia mente bacata.
Insomma dopo sette anni lui finisce per caso sul blog ed eccoci qui. Vi è piaciuta la storia?

mercoledì, luglio 18, 2007

Time capsule


Sto cercando di riprendere una vita normale. O perlomeno sto cercando di riprendere a fare qualcosa di produttivo. AL momento sembra impossibile: dopo mesi dettati dalla sindrome della persona efficiente sia nel lavoro che fuori questi giorni mi appaiono come il meritato riposo del guerriero. Eppure le cose da fare sono tante e necessitano un organizzazione puntuale. Per cui dopo 4 giorni di riposo eccomi di nuovo a combattere con lo spauracchio dell'ansia. E' inutile ci convivo da anni con questa brutta bestia. Non me ne libererò mai. In questi giorni non ho fatto altro che cercare di riappropriarmi dei miei spazi qui in casa. Dopo il trasloco di settembre da Milano e il recente ritorno a casa la mi astanza sembrava un magazzino affittato più che un luogo in cui poter vivere. Ho quindi deciso che mettere ordine sarebbe stato il primo passo verso la tanto agognata organizzazione mentale. Così pensavo fosse. Così non è stato. In compenso ho buttato vi aun sacco di cose per ritrovarne delle altre. Vecchie lettere (addirittura una lettera che Madame mi scrisse da parigi nel lontano 2000), vecchie foto (mi chiedo come faccia apossedere certe foto che ritraggono eprosnaggi di casale che non frequento da anni) e soprattutto vecchi ricordi di ogni tipo. Da quando sono piccola cerco di conservare tutte queste cianfrusaglie nelle famose scatole dei ricordi. In teoria la scatola dei ricordi nasce al singolare. Ma poi si cresce, il passato si allunga e ti ritrovi un armadio di scatole piu ch euna sola. Devo dire che questo periodo negli US mi ha permesso di diventare sempre meno legata agli oggetti. NOn sono mai stata maniaca degli oggetti (a meno che non si parli di libri o cd o a questo punto del mio laptop), non ho mai collezionato nulla, ma mai come oggi mi sento libera da questa schiavitù. Ho lasciato moltissime cose a Boston essendo impossibilitata a ritornare (concedetemi l'espressione )tutto quello che mi passava per la testa: biglietti dei concerti, oggetti, guide, tutte cose che avrebbero fatto parte della scatola dei ricordi di Boston. E pensare che nelle scatole dei ricordi piu datate ci si può trovare anche mozziconi di sigarette fumate in occasioni particolari (che schifo), pacchetti vuoti, fiori secchi e qualsiasi altra schifezza vi passi per la testa.
"Andy Warhol raccoglie fin da bambino, con ossessiva metodicità, in piccole scatole di cartone marrone tutte uguali che alla fine della sua vita supereranno le seicento unità, gli oggetti più disparati che gli passano per le mani (foto, ritagli, cartoline, articoli di giornale, racconti sulla sua infanzia a Pittsburgh, manifesti, pezzi di pellicola, fatture), legati a momenti della sua esistenza in apparenza non necessariamente particolarmente significativi: egli chiama queste scatole time capsule, perché non sono gli oggetti quelli che egli vuol custodire e preservare intrappolandoli diligentemente entro pareti di cartone, ma il tempo stesso della loro esistenza, un breve arco temporale, un attimo irripetibile bloccato e congelato in un insignificante frammento di materia."
E voi quante scatole dei ricordi avete? E che rapporto avete con gli oggetti? E soprattutto se doveste scegliere un solo ricordo da portare con voi, quale sarebbe?

lunedì, luglio 16, 2007

A sort of homecoming

Eccomi qui. Scusate il ritardo ma sembra che il caldo torrido della mia stanzetta abbia fatto fondere di nuovo il mio laptop. Sono qui seduta ad una scrivania di sempre (e di mai da un pò di mesi a questa parte) e sto ascoltando Richard Hawley (ah,tralaltro, mi sono bastate due note per riconoscerlo ed è veramente nel giusto mood della serata). Volete sapere come sto? Bene. Come una ragazzina in un romanzo di Moccia. La regressione si è completata nel ritorno a casa. Ma come dovrei sentirmi dopo due serate passate in quel di Moleto con un pò di amici, qualche nemico e un sacco di alcool... Il calore del sole. Il verde delle colline.L'odore dell'aria a luglio. Le stelle che corrono sopra la testa. Qualche zanzara.Insomma casa. Avevo paura del ritorno. Temevo di sentirmi spersa, impaurita, annoiata. E' come se non fossi mai partita di fondo. Solo i miei occhi sono diversi. Avevo bisogno di prendermi un we di completo relax. Così è stato. Per la noia, beh, datemi ancora un paio di settimane...ma quando arriva il prossimo we? Non sono abituata ad aspettare.

Dimenticavo di raccontarvi. Sabato mattina sola me ne andavo per la città quando all'imporvviso incrocio un tipello e mi chiedo chi cazzo è sto tipello mi ricorda qualcuno (magari non proprio cosi ma l'impressione era questa). Lui mi supera e dopo un secondo sento il mio nome. Mi giro e capisco che è Marco. Era impossibile per me riconoscerlo visto che pubblica di sè solo foto da coricato (e come si è detto piu volte da coricati cambia tutto) mentre per lui è stato semplice visto ch eormai questo blog non è altro che una pagina autocelebrativa dell amia persona (siamo messi male). Insomma ora Marco oltre ad un blog ha anche un corpo e una voce. E anche una simpatica macchina senza tetto con cui scollinare.

sabato, luglio 07, 2007

Stressed out

Sono al limite dello stress sopportabile. Troppo cose da fare tutto all'ultimo momento (tra cui scoprire un errore nel codice e dover rifare un po di conti). Ma ce la farò. Lo so. Cerco di immaginarmi la sensazione che proverò quando sarò sulla via del ritorno. Soffrirò. Ma sicuramente sarà un sollievo pensare di avercela fatta. In un modo o nell' altro. Confermo quindi il mio ritorno venerdì 13. Per cui cari amici casalesi: preparatevi.